Mario Cygielman (Archeologo direttore coordinatore Soprint. Archeologica della Toscana) dice NO al

venerdì 7 settembre 2012

Polo Logistico Agroalimentare a Braccagni: l’adozione del Regolamento Urbanistico


Ripercorrendo le fasi della formazione del Regolamento Urbanistico del Comune di Grosseto, che era stato avviato nel 2007, abbiamo visto che nel 2010 ha superato la cosiddetta Valutazione Integrata,dove sono stati verificati preventivamente gli effetti ambientali, sociali, economici e sulla salute umana delle soluzioni previste, nella quale c’è stato il coinvolgimento informale dei cittadini tramite la loro partecipazione con osservazioni.
A questo punto il progetto di Regolamento Urbanistico è ben definito ed il passaggio successivo è rappresentato dalla sua adozione, in seguito alla quale i cittadini hanno la possibilità di esprimersi in via formale, istituzionalmente riconosciuta, formulando specifiche osservazioni, che potranno essere accolte o motivatamente respinte dal Consiglio Comunale nella successiva e definitiva fase di approvazione del Regolamento Urbanistico.
Quindi stanno per essere definiti gli strumenti urbanistici del comune che, ricordiamo, sono composti principalmente da:
Piano Strutturale che delinea la strategia dello sviluppo territoriale comunale, definendo quali siano gli elementi edilizi, ambientali, infrastrutturali, paesaggistici e funzionali da tutelare, le nuove infrastrutture da realizzare, i nuovi servizi, il dimensionamento sostenibile  della crescita edilizia, ecc.. Tali strategie vengono definite sulla base di quanto descritto nel Quadro Conoscitivo.
Regolamento Urbanistico che costituisce la parte attuativa delle scelte strategiche adottate con il Piano Strutturale, al quale si deve uniformare e non può quindi entrare in conflitto con questo.

Con la Delibera di Consiglio Comunale n. 72 del 28 marzo 2011, in sala consiliare gremita di cittadini di Braccagni e Montepescali, viene adottato il Regolamento Urbanistico con la previsione dell’area di trasformazione “P.I.L.T. – Polo Agroalimentare e Logistico Intermodale”.
La Nazione – La voce dei cittadini Braccagni non vuole la strutura
Il Tirreno – Il Circolo Culturale di Montepescali contesta la scelta di farlo a Braccagni
Corriere di Maremma – Scontro aperto e manifestazione sul Polo logistico
 
estratto scheda L – Braccagni
“Area di trasformazione TRpr_01L – P.I.L.T. Polo Agroalimentare e Logistico Intermodale”
 
Il Comitato SOS Braccagni NET mette a disposizione dei cittadini le osservazioni da inviare al Comune, vi proponiamo un estratto ed al seguente link l’intero documento (osservazioni al R.U.):
Nelle osservazioni depositate in data 08/09/2010 era citato Paolo di Tarso, dalla Prima Lettera ai Corinzi, 13-12: “Videmus nunc per speculum in aenigmate, tunc autem facie ad faciem” (ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia), paventando che era intenzione del Comune di Grosseto far realizzare un’area industriale a specializzazione logistica attaccata al paese di Braccagni, di fronte a Montepescali, centro storico di sommità del X° secolo (con cinta muraria), nonché unico punto panoramico strategico per la Maremma a nord di Grosseto, visivamente interconnesso con la pianura e che, per questo, si è guadagnato nei secoli il nome di “Balcone della Maremma”.
Con la D.C.C. n. 72 del 28/03/2011 l’oggetto della trasformazione appare chiaro agli occhi di tutti e conferma quanto previsto, ossia la realizzazione di un’area industriale con annesso polo logistico intermodale, con una piccola parte destinata all’industria agro-alimentare.
Ciò che assume caratteri più nitidi e preoccupanti è la dimensione del progetto; questi i dati:
  • superficie complessiva massima costruibile di 180.000 mq, suddivisa in un Polo Intermodale Logistico pari a mq 140.000 e un Polo Agroalimentare pari a mq. 40.000;
  • superficie territoriale occupata mq. 334.424;
  • altezza massima dei fabbricati m. 13 (è ammessa un’altezza maggiore per attrezzature ed impianti).
Vengono poi descritti ed approfonditi i motivi per cui se ne contesta la previsione chiedendone lo stralcio, invitando il Comune ad agire in Autotutela:
  1. La Previsione contrasta con i principi del P.I.T. Regionale, del P.T.C. Provinciale e con le norme di pianificazione urbanistica;
  2. Impatto paesaggistico;
  3. Rischi geologici e di sprofondamento (sinkholes);
  4. Rischi idraulici;
  5. Presenza di reperti archeologici;
  6. Carenza di infrastrutture stradali;
  7. Carenza di risorse idriche;
  8. Classificazione acustica;
  9. Dogana, diminuzione dei diritti e aumento dei disagi per i cittadini residenti;
  10. Danno economico ai cittadini;
  11. Vizi della fase partecipativa alla formazione del R.U..
A distanza di un anno e mezzo, la IV Commissione Consiliare sta lavorando sulle osservazioni presentate da cittadini, associazioni ed Enti, alle quali dovrà rispondere, motivando l’eventuale non accoglimento. Fra queste, rivestono rilevante importanza le osservazioni presentate da Regione e Provincia.
Il Tirreno – La Regione bacchetta il Comune. Polo logistico di Braccagni «incompatibile»
 
Nel mese di luglio, a lavori della IV Commissione avviati, sulla stampa locale è apparsa la notizia della concellazione del polo logistico a Braccagni
La Nazione – Cancellato il Polo logistico di Braccagni
Il Tirreno – Relazione sulle osservazioni «Alcune sono inquietanti»  
 
Moderata soddisfazione da parte del Comitato SOS Braccagni NET, come si legge in questa intervista: «Polo logistico cancellato? Siamo in attesa, non ci fidiamo»

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